domenica 15 dicembre 2013

INFINITO








La linea della cresta
  punta alla scogliera      
ripida della costa ,
   inverno d’oltremare
    di sassi, di ricordi
  di gracile dolore .
 M’inondo  nel sole
   mi distendo
 nuda ,
 nella pietra riarsa
  non sento paura ,
   timore
 né vergogna.
 In questo limbo 
  tra passato e futuro 
   riconosco l’istante.
 Solitaria
 canto
una nenia antica ,
 come perle d’azzurro
 infilo armonie 
 nella mia mente,
 anima inquieta  
  in fuga,
    cercando un altro mondo
  un altro viaggio
  un’altra vita
  dove vorrei perdersi  ,
   illudermi  ancora ,
ancorata
 d’ effimera
 presenza
  nel sogno,
onda
infinita .


                

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