Vento
d'autunno,
dimmi
di me,
dama
fluttuante
del
mio tempo
zingaro,
di
lui, che non sa,
non
ricorda
il
gelo tra noi,
la
noia
mi
fa male
più
della malinconia,
agonia discreta
di
amanti
svogliati,
il
vuoto dentro,
senza
fuga
o
riscatto,
né
'scusa,
ricominciamo'.
E
il vento soffia,
ansima,
infuria,
paziente
respira,
e
l'anima mia
vagabonda
se
ne va,
sognando
un
altro paradiso
per
la vie di casa,
sola,
da
sempre
in
volo.
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