martedì 29 dicembre 2015

martedì 22 dicembre 2015

Alba Riarsa




Alba

riarsa

di sassi

e ricordi,

tu

non ci sei,

io

anelo

le tue mani,

che

carezze

abbracciano ,

nude.

Tu

non ci sei

e vado

nel Tempo

mio

arido,

foresto

a me.



giovedì 17 dicembre 2015

giovedì 3 dicembre 2015

Sognando, Sempre










Forse

le Stelle
sorrideranno,
forse
l' Odio
finirà
per noi,
che amiamo
in punta di penna,
ebbri
di favole,
non di Sangue.

E tu,
Cuore,
resisti,
lascia
un messaggio
a chi
non lo capisce,
l' abbraccerà
il Mare,
e Tutto
sarà
placato,
anche
la morte,
una morte
piccolina,
di lacrime
e splendore,
impuri,
Puri,
sazi,
dei nostri baci
ignari,
del Tempo
che non avremo. 
 
Sognando,
Sempre.




venerdì 27 novembre 2015

lunedì 9 novembre 2015

Fiore di Vetro #metodocaviardage





Non si sa

mai,

sulla Terra

noi

siamo troppo

piccoli,

e il suo

Fiore di Vetro

scoprì

una voglia

di piangere.

'Addio'

disse al Fiore.

'Addio ,

cerca di essere

felice.'

Non capiva

quella calma

dolcezza.

'Sono un Fiore,

tu sarai lontano,

non ho paura.

Ho i miei

artigli'.

E

ingenuamente,

'Vattene'.

Fiore

orgoglioso.

martedì 3 novembre 2015

Un Angelo da niente.





Sono qui, nella polvere fumosa di antichi abbaini rovinosi , acre odore di vecchio, di vuoto, e da lassù vedo reliquie di una umanità decaduta, epifania del Nulla e lacrime mute nel fango della strada, la gente passa e non vede, concentrata sulle parole ma apatica al Senso, da me vuole un segno, una Stella che ci salvi, che ci purghi da ogni male, per poi pugnalarti con sordida dolcezza.
'Angelo, disvelati'.
Ma io sono un angelo da niente , vano messaggero d' una afasica balbettante Verità , stanco d'errare , vorrei dispiegare le mie bianche ali e sporcarmi nell' orrore umano, farmi puro, e liberi tutti , graziati , per sempre.
Ma io sono un angelo inutile, più non ho le chiavi del Paradiso e resto nudo nell' inferno quotidiano, quieti tutti , dannati , per sempre.

martedì 27 ottobre 2015

martedì 20 ottobre 2015

mercoledì 14 ottobre 2015

Amo di te




Amo

di te

che taci,

dopo l'amore,

la curva dei miei occhi

sul tuo cuore

innocente,

e due fiati,

due sospiri,

unico

battito.

E amo

di te

che sai ridere,

lieve,

della Vita,

arcano

cielo

nudo,

con infinita

dolcezza,

e di noi,

nell'inverno

del mondo.

Bambini,

per sempre.































martedì 6 ottobre 2015

Danza





Danza
al chiaro di luna,
errante
Stella
del mio pensiero
vago,
stai
o
fuggi via
da lui,
sfuggente
Enigma,
che dona
Favola
e Buio,
Sale,
o
Destino.
Sorridi ,
non sai,
balli
sul Mondo
innocente,
vampiro,
e mi regali
il Cuore,
io
vivo
un Sogno.







mercoledì 23 settembre 2015

martedì 15 settembre 2015

La mia sera





Stasera

è la mia sera

d' incognita

armonia,

sa

di sogni

sospesi,

gemiti

e bisbigli,

stupore

e respiro,

e silenzio,

nella complice

mia sera.

Ma

domani

è il tuo domani,

il tuo nome

non lo conosco ,

il tuo viaggio

ti porta

lontano,

distante

da me.















giovedì 10 settembre 2015

mercoledì 2 settembre 2015

Giochiamo alla guerra





Dai,

giochiamo alla guerra,

occhi puri

che guardano

numeri,

come sangue,

come ricordi

mai nati,

come lacrime.

Giochiamo

a guardie e ladri,

ladri di libertà,

guardie con il pennarello

in mano,

che non va via.

Neanche

a morire.




giovedì 27 agosto 2015

sabato 1 agosto 2015

Rito di passaggio

 


Amaro il calice

di miele

e di fiele,

è rito di passaggio,

e l'inverno

già arriva.

E spegni la luce

su noi,

addormentati,

io spoglio

i miei giorni,

vivo,

e non so.


mercoledì 22 luglio 2015

Destra e Sinistra









Tanto tempo fa quando ero piccola e tonta , studiavo per ore seduta nella nostra micro-cucina un brano di Tacito o di Seneca , ristudiavo di nuovo, andavo a dormire , mi svegliavo alle cinque per ripassare un 'altra volta, 'a mente fresca si impara meglio' , diceva mio padre, operaio per tutta la vita.
Arrivavo a scuola e restavo come un pirla – dialetto milanese, ma da insegnante rotta a tutte le esperienze, ok, si può dire – 'scuola occupata' , 'autogestione' e 'lezioni alternative' , dai macrobiotici fatti con il frullatore all'ikebana artistico con la carta igienica, l'importante era che non si poteva interrogare e si andava per le classi pomiciando un poco, mentre un imberbe studentello s'infervorava parlando della ' Rivoluzione' che verrà, tutti uguali, tutti puri , alla gogna avidi capitalisti, sporchi e cattivi.
Forse avete capito che io non amavo questa anarchia velleitaria e soprattutto perdente in partenza, volevo una regola, delle leggi chiare e tenessero in conto tutti, chi ha di più dia di più a chi ha di meno, che le istituzioni gestissero la Cosa Pubblica con equità ed equilibrio, e sollevassero le tante fragilità sensibili con aiuti, con fondi concreti, verificabili, 'Lo Stato siamo noi', pensavo, e ci credevo.
E in fondo ci credevano anche gli studenti di tanti anni fa, solo che mentre recitavo la filastrocca 'su qui e qua l'accento non va' a chi spasimava di diventare velina in tvvù, spalmare uno straricco e vivere di rendita, ed io prendevo frutta e verdura al mercato, costa di meno e lo stipendio era da ridere per non piangere, gli alunni invecchiati con la 'pelata' e un po' di pancetta in più si erano arrampicati come free climber esperti nei piani altolocati della nostra 'Milano da bere', dalla Sanità al Lavoro o alla Casa, allegramente avvinti come l'edera alla loro 'cadrega' , nonostante reimpasti e sdegnose dimissioni, sparite tempo zero.
'Verrà un giorno' , pensavo, ma vedo Manzoni redivivo ridere amaro, non è cambiato niente, le pubbliche amministrazioni fatte apposta per semplificare, o alleviare un problema sono rimaste ai tempi della pietra però con costi altissimi,con burocrazia imbecille, letteralmente 'senza bastone' ,( prof. una volta, prof. per sempre!) cioè sciocca , gli uffici non 'parlano' l'un con l'altro, e con le altre sedi ( poi queste sedi chiudono, nella mia via ci sono tre Provveditorati Pubblica Istruzione aperti e chiusi dopo pochi anni, e la luce accesa giorno e notte, e chi pagherà?)
Compiuter nuovissimi , a nostre spese, e già scassati, ahimè, per lunga e dolorosa pratica vado avanti e indietro per mia madre, ma non importa, per il rinnovo per i 'pannoloni' della mamma l'impiegata incolore mi ha dato il numero di telefono di questo ufficio, (martedì e giovedì dalle alle e stop) . Peccato che il numero in questione era perennemente occupato , spulciando sul mio pc ho trovato un altro numero e ho fatto il contropelo ad un'altra impiegata, lei si è scusata dicendomi che era terribilmente occupata, forse per prendere un caffè , lunghissimo.
No, grazie , il caffè mi dà soltanto rabbia, e una sensazione d' inutilità frustrante e irreversibile.
'Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...', carissimo Gaber, per noi un muro impenetrabile , e la solita vita.










lunedì 13 luglio 2015

Unplugged







Una bimba che ride,

una sera

d'estate

e la voce

'per sempre'

davanti al portone,

confusi,

felici.

Poi,

non sapere

chi sei ,

limbo

sospeso

tra sogno

e dolore.

E staccare la spina,

sollievo

dell' anima,

un viaggio

per

mai,

aprire la porta

e vai,

inseguendo

fragili voli.

E forse

racconti

di noi,

d' inutili

gingilli,

di me,

che non so.

Ma ti aspetto.
           





















domenica 5 luglio 2015

mercoledì 17 giugno 2015

domenica 14 giugno 2015

A riveder le stelle







Sera d'estate, caldo e zanzare , finestre 'en plein air' e ventilatori che sparano aria viziata , da 'vorrei ma non posso', domani lavoro - forse, tempo di crisi, con o senza Renzi , non cambia nulla - ma non riesco a dormire, mi affaccio al balcone per regalare poche gocce d'acqua agli assetati, vasi di gerani stitici e incolori, e rimango imbambolata a guardare la Luna, bella e lontana, irraggiungibile a noi mortali milanesi.
'La Luna, densa e grave, come sta , la Luna?' La Luna se ne frega di noi, che annaspiamo per arrivare a fine mese, tra bollette e rincari, 'il meglio deve ancora venire' dice 'il bomba', ma se penso ai ragazzi di primo pelo che trovano uno straccio di lavoro con il contratto a tutele crescenti, vale a dire un'elemosina e 'ricomincia dal via', l'insonnia, o qualcos'altro monta, e tanto!
Dalle stelle è ritornata #AstroSamantha (Twitter docet) ,tosta donna bolzanina che per quasi un anno ha volteggiato vezzosa tra esperimenti scientifici, piroette 'senza rete' e caffè a gravità zero nella piccola navicella internazionale , unica donzella d' amianto tra tanti Argonauti di tutte le nazioni. Chapeau , tanto di cappello, ovviamente spaziale.
Ma pensavo a tante donne che la mattina si alzano e avvitano bulloni, si incazzano per un pc che s'impunta o puliscono il naso al pupo , così, senza cinquettii , e tanta pazienza.
La Terra è splendida, vista da laggiù, una minuscola perla iridescente , immensi laghi blu e abissi profondi , lei non vede l'ora di tornare, forse ha qualcuno che l'ama, che la cinge stretta tra forti braccia , finamente in quiete .
Ma scoprirà cose che ,distratta, non aveva visto , la parte oscura di una umanità complicata e infelice, guerre, persone come bestie alla catena , e tanta indifferenza.
'E quindi uscimmo, a riveder le Stelle'. Io non so se scapperà via tra gli astri o imparerà a vivere in questo Mondo malato.
Io sto qui ben piantata sulla Terra, coccolo il mio gatto.
Sorrido e combatto.


lunedì 8 giugno 2015

L'orecchino di perla






La donna fissava,
distratta,
l'orecchino di perla,
finito chissà dove,
capelli
come pensieri,
e vita
in fuga,
sempre.
Forse un abbraccio,
Pietra
di Luna
d'inconsapevole
dono.
Forse
un bacio,
il battito
come
respiro,
carnale
verità
d'anime
alla deriva.
Lei
sa,
lei
non ricorda,
e la risacca
risale
sull' onda
silenziosa,
lei
sogna,
il cerchio
della Sorte
ritrovato,
ed i suoi occhi,
ardenti.